L’albero del miele
L’Evodia Danielli, è nota anche come albero del miele a causa del suo elevatissimo potere mellifluo, della capacità cioè di produrre nettare e conseguentemente attrarre le api. L’Evodia è originaria della Corea e non è molto diffusa in occidente la si trova infatti solitamente come pianta ornamentale perché cresce abbastanza rapidamente e ha un aspetto molto gradevole, con una chioma folta e verdissima.
La sua caratteristica principale, quella che l’ha resa molto conosciuta è la sua notevolissima produzione di nettare, in questo senso è addirittura superiore all’acacia.
I suoi fiori bianchi e profumati attirano una moltitudine di api, successivamente si sviluppano i frutti di colore rosso o nero.
La fioritura è una delle sue caratteristiche peculiari: produce infatti una grande quantità di piccoli fiori di colore bianco giallino, tendente al crema, che si raggruppano in raggruppati in infiorescenze chiamate corimb. Questi fiori poi emanano un profumo intenso da fine luglio per circa due mesi.
Questo è un ulteriore vantaggio in quanto le fioriture da miele in quel periodo non abbondano. Al termine della fioritura, compaiono i piccoli frutti arancioni.
Per gli apicoltori è molto importante poter disporre di piante come l’Evodia Danielli poiché sono una fonte preziosa di nettare soprattutto in un periodo come quello che va da luglio a settembre in cui molte altre piante hanno già esaurito la loro produzione. Sotto questo punto di vista si stratta di una fonte di benessere e nutrimento per le api oltre che per la produzione di miele.
Un albero non comune
È una pianta non molto comune e infatti la si trova più facilmente negli orti botanici, a questo proposito, grazie al fatto che si tratta di un albero longevo è facile trovare ancora le piante che furono importate anche un secolo fa.
L’Evodia Danielli si fa apprezzare anche per le sue qualità estetiche, ha una chioma di un verde intenso con una forma regolare ed un fogliame denso che la rende ideale per creare delle zona d’ombra nei giardini. La crescita è rapida soprattutto nei primi tre o quattro anni di vita in cui può svilupparsi anche di due metri all’anno fino a raggiungere un’altezza di dieci metri per poi rallentare.
Per questo motivo è meglio prevedere un po’ di spazio rispetto alle altre piante in modo da non soffocarne la crescita.
Le foglie restano verdi fino all’autunno per poi divenire di un giallo chiaro e cadere.
Le preziose qualità dell’Evodia Danielli
Questa pianta ha numerose qualità, prima fra tutte la produzione di nettare che con la sua fioritura tardiva aiuta le api a superare più facilmente l’inverno e a fare buone scorte.
In Asia la medicina tradizionale utilizza le foglie e i frutti da sempre per scopi terapeutici.
Il succo dei frutti e dei semi dell’Evodia sono impiegati nella medicina tradizionale giapponese per curare emicrania e disturbi intestinali e come stimolante del sistema immunitario.
Come prendersi cura dell’Evodia Danielli
Si tratta in realtà di un albero piuttosto resistente che da adulto è in grado anche di sopportare temperature rigide, un po’ meno quando è giovane per cui meglio tenerne conto.
Non ha esigente particolari se non un buon drenaggio del terreno che non deve essere stagnanate, grazie poi a un buon apparato radicale non teme la siccità.
Se viene trapiantata è utile mantenere una certa distanza dalle altre piante per favorirne uno sviluppo armonioso. Considerato che ha una crescita molto rapida sarà il caso di prevedere uno spazio adeguato.
I nostri esemplari sono in vaso per una più facile trasportabilitàm ma pronti per passare dal nostro vivaio al vostro giardino
Un esemplare di Evodia Danielli ancora in vaso nel nostro spazio espositivo all’ingresso di Sassari.
